La storia della famiglia Rivetti ha inizio nel 1890, quando Giovanni Rivetti, il nonno dei tre fratelli Carlo, Bruno e Giorgio, lascia il Piemonte per emigrare in Argentina. Come la maggior parte degli italiani di quell'epoca, il suo sogno è quello di trovare fortuna e di ritornare successivamente in patria per diventare un grande produttore di vino.
Lui purtroppo non ci riesce, ma a realizzare il suo sogno è il figlio Giuseppe (soprannominato Pin), il quale sposa Lidia, acquista vigneti e inizia a produrre vino. Nel 1977 la famiglia va a vivere presso LA SPINETTA (cima della collina) a Castagnole Lanze, zona tipica del Moscato d'Asti, un vino semplice e leggero da gustare con i dolci. I Rivetti, convinti delle grandi potenzialità del Moscato, iniziano a produrre il Moscato Bricco Quaglia ed il moscato Biancospino.
La famiglia ha obiettivi ben più ambiziosi; nel 1985 LA SPINETTA inizia a produrre il suo primo vino rosso, Barbera Cà di Pian, seguito da altri grandi rossi negli anni successivi. Nel 1989 i tre fratelli Rivetti dedicano al padre l'assemblaggio Pin. Nel 1995 vede la luce il primo Barbaresco, Gallina nel 1996 seguono il Barbaresco Starderi e la Barbera d'Alba Gallina. Negli anni seguenti, 1997 il Barbaresco Valeirano e nel 1998 nasce la Barbera d'Asti Superiore. Nel 2000 la famiglia inizia a produrre il tanto ambito Barolo Campè. I Rivetti acquistano vigneti a Grinzane Cavour e costruiscono una cantina altamente moderna e tecnologica, LA SPINETTA Campè.
Nel 2001 LA SPINETTA si espande oltre i confini del Piemonte e acquista 65 ettari di vigneti in Toscana, nella zona tra Pisa e Volterra. Qui si producono tre diversi vini 100% Sangiovese, il vino toscano per eccellenza e ambasciatore autentico di quella terra.